Export di Prodotti Alimentari dall'UE all'Australia: Regolamentazioni e Prospettive

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Case Study 5. Approfondimento Mercato
Premessa

Nel biennio 2022-2023 le esportazioni dall'Unione Europea (UE) di prodotti agroalimentari dirette al mercato australiano hanno superato, per la prima volta, la soglia dei 4 miliardi di euro. Rispetto ai valori pre-pandemici (2019), si tratta di un aumento complessivo di circa 28 punti percentuali.


Nello scenario di previsione ExportPlanning, nel prossimo quadriennio (2024-2027) le vendite comunitarie di prodotti agroalimentari verso l'Australia potranno crescere complessivamente di altri 33 punti percentuali nei valori in euro, arrivando a toccare i 5.7 miliardi di euro.

L'export di prodotti alimentari UE verso l'Australia non è, peraltro, attualmente disciplinato da specifici accordi bilaterali.
Tuttavia, si stanno conducendo negoziati per facilitare lo scambio commerciale e rimuovere ostacoli, specialmente per le piccole imprese. Fino a che ciò avvenga, le relazioni commerciali sono regolate dallo European Union–Australia Partnership Framework del 2009.

Etichettatura in Australia: Requisiti Rigidi e Pregnancy Warning per Alcolici

Gli alimenti, inclusi quelli importati, devono conformarsi al Food Standards Code australiano. Le linee guida sulle etichette, da compilare in inglese, impongono l'indicazione del Paese di provenienza, in base al “Country of Origin Food Labelling Information Standard” del 2016. Le bevande alcoliche d'importazione1 dovranno includere una pregnancy warning label dal luglio 2023, secondo gli standard dell’Australia New Zealand Food Standards Code.

L'Imported Food Control Act del 1992 assicura che gli alimenti importati rispettino gli standard australiani. Gli importatori sono soggetti a sanzioni severe, incluso il rischio di detenzione fino a dieci anni o pesanti sanzioni pecuniarie per mancata conformità ai requisiti.

Inoltre, i prodotti alimentari confezionati devono rispettare quanto previsto dal National Measurement Act e dal National Trade Measurement Institute.

Infine, le categorie di alimenti che è possibile esportare liberamente in Australia o gli alimenti soggetti a restrizioni e bisognosi di una documentazione di supporto, una procedura o un permesso particolare, sono elencati all’interno del Biosecurity Import Conditions system.

Requisiti dell'UE: Certificati Ufficiali e Normative Igienico-Sanitarie

Per esportare alimenti in Australia, gli Stati membri dell'UE devono rispettare le disposizioni della General Food Law. Gli Stati membri devono adottare misure per garantire la conformità dei prodotti di origine animale ai requisiti di registrazione, tracciabilità e movimenti verso paesi terzi.

Inoltre, l’Animal Health Law invita gli Stati membri a prendere misure in merito ai prodotti di origine animale, prevedendo un sistema che disponga il riconoscimento, la registrazione e la tracciabilità dei movimenti verso i paesi terzi.

La legge europea prevede, inoltre, il rilascio di un certificato veterinario internazionale da parte degli organi nazionali per l’esportazione verso paesi terzi che non prevedano già degli standard.

Procedura Italiana per Certificati di Export: Controllo e Approvazione

In Italia, il ministero della Salute ha stabilito una procedura rigorosa per il rilascio dei certificati di export. Gli operatori alimentari devono presentare una richiesta, seguire specifiche procedure e garantire il rispetto dei requisiti di autocontrollo durante un sopralluogo. Tutta la procedura viene effettuata di concerto tra l’azienda esportatrice, le locali autorità veterinarie e il Ministero della Salute.

Framework Agreement UE-Australia del 2017 e 2022: Cooperazione Ampia

Il framework agreement del 2017, e riconfermato nel 2022 tra l'UE e l'Australia, pone le basi per un partenariato rafforzato. Questo accordo, che comprende agricoltura e sviluppo rurale, evidenzia la volontà di promuovere la cooperazione in vari settori di interesse reciproco.

Prevediamo che nel futuro ci siano risvolti positivi per quanto riguarda l’export agroalimentare nel territorio australiano. Fino a quel momento è bene farsi supportare da professionisti che conoscano bene il settore e possano guidare le imprese nelle varie procedure da effettuare.


1) Nel biennio più recente le importazioni australiane di bevande alcoliche dalla UE si sono avvicinate alla soglia record di 700 milioni di euro.
Nello scenario di previsione ExportPlanning, il loro valore potrà raggiungere gli 838 milioni di euro entro il 2027.


Valeria Minasi è consulente per l'internazionalizzazione specializzata nel settore agroalimentare. Partecipa al progetto Catalogo Export Best Practice in qualità di strategist esperta di analisi di accessibilità mercato.