Intelligenza Artificiale: aree di applicazione e nuovi strumenti nel Marketing

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Il tema

Dal lancio di Chat GPT a fine 2022, l’Intelligenza Artificiale (AI) sta polarizzando l’attenzione. Ciò che sfugge ancora però, è che il ritmo di sviluppo di altri strumenti basati sull’AI sta aumentando esponenzialmente. In tutti i campi, compreso il marketing e l’attività commerciale. Ecco alcuni ambiti di applicazione ed alcuni nuovi strumenti.



Ambiti di applicazione e nuovi strumenti

Le principali aree in cui l'IA può migliorare l'efficienza nel marketing e nella funzione commerciale sono:

  • Creazione di contenuti, immagini e video: chiunque sia quotidianamente alle prese con la necessità di generare contenuti, non può ignorare come l’IA stia rivoluzionando questa attività. Strumenti come neuroflash aiutano trovare idee iniziali, creare e correggere i contenuti. Ovviamente tali testi vanno rivisti, per renderli più pertinenti e personalizzati, ma è indubbio il grande risparmio di tempo che stanno portando.
    Così come la generazione di immagini. Il più noto è Midjourney che è in grado di creare immagini da un testo. Personalmente ho chiesto anche a Chat GPT di provare a ridisegnare il mio logo, così come di creare un immagine per questo articolo. Ne sono uscite delle proposte interessanti.
    Infine, esistono strumenti in grado di generare video, come Typpo che trasforma le tue parole in animazioni visive. Ma ce ne sono tanti altri!
  • E-mail personalizzate e newsletter: anche in questo ambito esistono diversi strumenti. Come ad esempio Letty che è un’e-mail assistant che a mano a mano che si usa, impara il nostro tone of voice. O anche Hoppy Copy. Anche qui è opportuno rileggere i testi creati, ma è indubbio il risparmio di tempo.
    Le campagne di newsletter poi, possono essere tradotte immediatamente nelle lingue necessarie, con immagini e messaggi diversi a seconda del gruppo target. La capacità dell'IA generativa di produrre contenuti con diverse specifiche può così migliorare i tassi di apertura, i tempi di lettura e quindi la fedeltà dei clienti.
  • Capacità di fare sintesi: l’AI consente di analizzare grandi quantità di dati, non strutturati. Come, ad esempio, i commenti sui social media. Ma anche più semplicemente, consente di produrre la sintesi scritta di una riunione di lavoro (previa registrazione), specificando i compiti richiesti ai partecipanti. Si evitano così fastidiose situazioni nelle quali i partecipanti memorizzano ciò che più piace loro. Strumento utile in questo senso è ad esempio Read.
    Un altro strumento utile è Quest Gen, che fornisce ai suoi utenti tutti la possibilità di generare facilmente FAQ da qualsiasi testo fornito, con un solo clic.
  • SEO: l'IA può aiutare nell'automatizzazione di una varietà di attività SEO. Sono 12 anni che gestisco un blog e da alcuni mesi ho affidato a Chat GPT la ricerca della frase chiave di un articolo, lo slug, la metdescription, ecc.

Come ottenere buoni risultati dall'IA: i Prompt

Gli strumenti basati su testo dell'IA, come ChatGPT, richiedono prompt che indirizzino l'IA nella giusta direzione. Questi prompt vengono forniti sotto forma di linguaggio naturale e rappresentano i modelli di linguaggio normali che usiamo nella vita di tutti i giorni. Tuttavia, c'è un'arte nel fornire prompt efficaci e quindi determinare la qualità dell'output dell'AI. Un prompt è buono quando contiene:

  • l'istruzione principale: ad esempio “creami un piano editoriale” oppure “traduci questo testo dall’inglese al tedesco”;
  • la descrizione del contesto: si tratta di informazioni aggiuntive che mettono il prompt in un contesto: informazioni sul tema oppure sullo stile o sull’obiettivo della risposta. Ad esempio: “in un linguaggio professionale” oppure “con un messaggio positivo”;
  • il tone of voice: può essere formale, informale, umoristico o serio.

Come restare aggiornati su questi temi

Non c’è altra strada che l’essere curiosi, non scoraggiarsi e destinare piccoli budget per provare questi strumenti, al fine di capire se possono esserci utili per la nostra attività. In questo ambito nessuno nasce imparato, siamo nella fase della sperimentazione.
Per questo articolo ho tratto spunto soprattutto da:

Infine, gli strumenti citati non sono i migliori, ma quelli che conosco. Ce ne sono tanti altri e ogni giorno ne nascono di nuovi! E’ proprio il caso di dire: work in progress.


Pier Paolo Galbusera è socio dell'Associazione Export Strategist e partecipa attivamente al progetto Catalogo Export Best Practice.