Export Best Practice: supporto strategico su misura per le PMI

Il progetto unisce informazioni e strumenti informatici alle migliori pratiche per il successo sui mercati esteri

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Metodologia 1. Analisi Preliminare

In un mondo sempre più globalizzato e connesso, l’export gioca ormai un ruolo fondamentale per il successo delle imprese. Se all’inizio del XXI secolo gli scambi commerciali annuali su scala mondiale toccavano quota 7000 miliardi di dollari, nel 2018 tale cifra è pressoché triplicata, mostrando quindi un ruolo sempre più rilevante per il commercio estero nell’economia mondiale.

Esplorare nuovi mercati su scala internazionale offre molteplici opportunità per i potenziali esportatori, la cui attenzione è attirata da paesi con elevate importazioni o che iniziano a palesare future potenzialità. Un mercato può giungere ad un aumento della domanda verso l’estero per un cambiamento delle preferenze, un aumento del potere d’acquisto dei consumatori o qualsivoglia sviluppo che porti con sé nuove necessità, alle quali la produzione nazionale non è in grado di rispondere, o è in grado di farlo in modo meno soddisfacente o competitivo rispetto ad un fornitore con sede oltreconfine.
Agire affinché la propria azienda possa cogliere alcune di queste possibilità, allargando il proprio raggio d’azione all’estero, rappresenta al giorno d’oggi un elemento chiave per la crescita del proprio business.

Ma come si ottiene il successo sui mercati esteri?

Non è soltanto questione di fortuna. Gli studiosi del settore dicono che, per raggiungere risultati soddisfacenti a livello di vendite estere, un ruolo chiave è quello giocato dalle best practice: è necessario allargare la conoscenza del proprio settore a livello internazionale per inserirsi con successo; è necessario trovare i mercati che offrono le migliori prospettive – che non sempre sono limitrofi – ma che, se scelti con metodo, possono garantire elevate opportunità; sono inoltre necessari una strategia e un piano, per orientare e coordinare l’azione dei diversi attori aziendali coinvolti.
Se per le grandi imprese l’internazionalizzazione è ormai una pratica scontata, per le piccole e medie aziende in alcuni casi suona ancora come un processo sfidante e difficile da realizzare seguendo le migliori pratiche. È proprio a questi potenziali utenti che si rivolge il nuovo progetto Export Best Practice, che mira a mettere a disposizione delle piccole e medie imprese le migliori pratiche per l’internazionalizzazione, ed il completo supporto per la loro applicazione, in modo efficace ed a costi accessibili.

Cosa fa Export Best Practice?

Lo scopo del progetto è quindi quello di guidare il processo di internazionalizzazione delle PMI, unendo due elementi chiave: l’efficacia del supporto di consulenti specializzati con l’efficienza data da informazioni e strumenti della piattaforma ExportPlanning.

Al giorno d’oggi i dati rappresentano una potenziale miniera d’oro. In ogni settore, la raccolta dati sta aumentando esponenzialmente e la loro analisi si sta trasformando in una pratica consolidata per trovare le migliori risposte alle domande di aziende, centri di ricerca, istituzioni… Anche il mondo del commercio estero può dirsi sempre più data-oriented. I dati messi a disposizione da centinaia di fonti (si pensi all’ONU, l’Eurostat e lo US Census Bureau, solo per citarne alcuni), se correttamente analizzati, possono dare risposte a numerosi interrogativi: quale mercato presenta la maggiore domanda per un determinato prodotto? Quale ha recentemente mostrato il maggior tasso di crescita? Quale presenta i minori rischi a livello politico-istituzionale?
L’abbondanza e l’accessibilità dei dati rende, per gli specialisti del settore, l’attività di analisi più semplice ed efficiente rispetto al passato; ciò ci permette di mettere a disposizione di un progetto per l’export informazioni chiave a costi ridotti. E’ questo il ruolo rivestito da ExportPlanning, piattaforma ricca di dati e strumenti per un completo supporto informativo ai processi di internazionalizzazione. Molto spesso, però, informazioni e strumenti informatici per sfruttare tutte le loro potenzialità hanno bisogno dell’esperienza e della specializzazione di consulenti esperti, capaci di “tagliare su misura” i servizi di consulenza in relazione alle specifiche esigenze dell’impresa. Si pensi alla valutazione dell’attuale modello di business dell’azienda e alla sua potenziale evoluzione per affrontare con successo i mercati stranieri, alla valutazione dei punti di forza e della concorrenza, alla selezione e all’approfondimento dei mercati prioritari.

È l’unione di questi due elementi chiave – una piattaforma informatica ricca di informazioni e strumenti, e le competenze di professionisti del settore – a dare vita ai servizi di consulenza che possono accompagnare una piccola impresa verso uno dei traguardi più ambiti: il successo sui mercati esteri.


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